Terzo laboratorio: Sviluppo Economico

Terzo laboratorio: Sviluppo economico

Il tema dello sviluppo economico del territorio è stato da sempre il grande assente nell’agenda delle amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni.

Gli argomenti che si ricordano negli ultimi decenni, la costruzione della caserma e l’avvio di una fase di industrializzazione, si sono rivelati miseri fallimenti dopo essere stati sfruttati a fini propagandistici per personali fortune elettorali. Anche l’unica infrastruttura di rilievo dell’ultimo decennio – il tanto atteso cavalcaferrovia di Steccato – è in realtà opera progettata, finanziata e realizzata da terzi.

Il turismo come attività produttiva

Per LiberaMente il turismo è attività produttiva a tutti gli effetti e di primaria importanza, al pari del commercio, dell’industria, dell’agricoltura e dell’artigianato.

A nostro parere va abbandonato il modello dei villaggi turistici frequentati da visitatori che rimangono chiusi in recinti di lusso ove consumare la vacanza, in un territorio che rimane però a loro estraneo.

Saldare la zona dei villaggi con Steccato attraverso un ponte che oltrepassi il Puzzofieto – quale infrastruttura che assicuri un accesso in regola con le norme di sicurezza e favorisca l’integrazione tra i villaggi e il centro urbano, è nostro obiettivo prioritario, ma non basta più: è tempo di considerare Steccato e San Leonardo, e dunque l’intera zona urbanizzata sul litorale, come un immenso albergo diffuso, con tutto ciò che ne consegue ai fini dell’approntamento dei servizi in vista della stagione turistica.

Nella molto limitata ottica di considerare turista principalmente l’emigrante di ritorno, si è dimenticato che un territorio che punti sul turismo lavora intensamente affinché l’attività sia destagionalizzata e dunque aperta al mercato globale, con servizi attivi già dal mese di maggio e fino al mese di settembre, programmando la stagione con un anno di anticipo.

Ben consapevoli che il lavoro che ci attende è immane e straordinario, ci proponiamo nel periodo del mandato di raggiungere i seguenti obiettivi:

  • Implementazione del sistema infrastrutturale con la realizzazione: 1) di un ponte sul Puzzofieto che colleghi Steccato alla zona dei villaggi; 2) dei primi chilometri di pista ciclopedonabile nel quadro di un progetto di più largo respiro che interessi l’intera area turistica; 3) di un’area parcheggio che limiti l’uso delle auto e migliori la viabilità e la qualità della vita nelle zone residenziali;

  • Implementazione di sistemi di collegamento e trasporto tra il capoluogo e il litorale;

  • Previo intervento di pulizia straordinaria dei luoghi pubblici, introduzione di un adeguato piano di controllo a tutela della pulizia e del decoro urbano;

  • Adozione di un piano del verde particolareggiato per aumentare le zone ombreggiate e incoraggiare l’accesso pedonale al mare dei residenti;

  • Revisione del piano del traffico e presidio del territorio in sinergia con le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato;

  • Verifica della piena funzionalità del Piano Spiaggia di recente adozione;

  • Trasformazione del sistema di distribuzione commerciale, con introduzione di incentivi al commercio fisso;

  • Sostegno al progetto “Città Albergo” con l’apertura di uno sportello dedicato;

Agricoltura e Artigianato

Si tratta di due dei pilastri portanti dell’economia locale che sono stati nel corso del tempo progressivamente abbandonati.

Abbiamo in mente due progetti essenziali: lo sviluppo della filiera cerealicola che torni a mettere in primo piano la coltura del grano Cappelli e la realizzazione di una idea datata, ma resa ancora più attuale dalla crisi economica, come la ristrutturazione agevolata dei fabbricati, una misura che darebbe respiro ad un settore asfittico e a centinaia di operatori che da anni vivono nell’angoscia e nell’incertezza.

Con riferimento a quest’ultima misura LiberaMente intende sperimentarne la completa fattibilità facendo partire entro l’anno un progetto-pilota sostenuto da un piano particolareggiato che sarà eventualmente esteso prima ad un rione, poi a tutto il centro urbano.

Sempre sull’artigianato, è nostra intenzione promuovere la riscoperta degli antichi mestieri manuali attraverso la creazione una scuola di formazione interamente gratuita destinata agli adolescenti e gestita in collaborazione con le associazioni di categoria.

All’agricoltura, invece, saranno destinati i frutti delle azioni innovative nel settore della tutela del territorio, dall’acqua recuperata con gli accorgimenti di riciclo al fertilizzante prodotto dagli impianti di compostaggio del rifiuto umido.

Commercio e industria

Le attività imprenditoriali che sono tuttora gestite in loco hanno bisogno di un sostegno concreto per favorirne lo sviluppo e scongiurare la possibilità che nel tempo si registrino ulteriori trasferimenti in altre sedi.

L’intervento, sotto questo punto di vista, non può che riguardare lo studio di un sistema di incentivi per favorire l’avvio di nuove imprese medio-piccole, con riferimento ai tributi locali connessi alle nuove attività.

Le attuali tariffe per lo smaltimento rifiuti e consumo idrico sono studiate (piuttosto iniquamente) in funzione dell’ampiezza dei locali utilizzati e, se costituiscono un carico eccessivo per un’impresa già avviata, possiamo immaginare quanto finisca per scoraggiare l’avvio di una nuova attività imprenditoriale.

Ma l’esenzione totale di tali tributi per il primo triennio di attività, ad esempio, costituirebbe un costo pubblico esiguo di fronte ai benefici connessi all’avvio di una nuova attività imprenditoriale.

Se a regime nascessero dieci nuove piccole imprese all’anno, l’Ente rinuncerebbe a tributi di scarsa incidenza sul bilancio, ma contribuirebbe alla creazione di nuova ricchezza e di almeno dieci nuovi posti di lavoro.

SECONDO LABORATORIO: POLITICHE AMBIENTALI

Secondo laboratorio: Politiche Ambientali

Avere cura dell’ambiente in cui si vive significa interessarsi della salute e del benessere dei cittadini. LiberaMente nasce per ridare fiato alle speranze di chi non si vuole arrendere all’idea che la deriva della nostra città sia irreversibile.

Il macro-settore della Tutela del Territorio diventa dunque una delle sfide più delicate dei prossimi anni. Considerata la mole di lavoro che si ha davanti, alcuni traguardi potranno essere raggiunti nel medio periodo, mentre per altri bisognerà perseverare fino alla conclusione di cicli temporali più lunghi e impegnativi.

Ridefinire il ciclo dei rifiuti

Nove anni consecutivi di gestione non sono bastati neppure per avviare qualcosa che somigli a una sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, punto di partenza indispensabile per avviare un ciclo virtuoso che trasformi i rifiuti da problema in risorsa.

A causa di quella che non dobbiamo esitare a definire colpevole incapacità di governo, i nuovi amministratori erediteranno una situazione disastrosa: la raccolta differenziata funziona poco e male, i tributi per i cittadini sono insostenibili, le ditte incaricate continuano a speculare sull’emergenza ed il nostro territorio è lasciato alla mercé di chi non ha alcuna sensibilità ambientale, con effetti nefasti sulle ambizioni di uno sviluppo del turismo.

Le esperienze e competenze con cui ci siamo confrontati all’interno dei nostri laboratori hanno chiarito che un cambiamento radicale nella gestione dei rifiuti non solo è possibile anche a Cutro, ma è assolutamente conveniente per i cittadini.

LiberaMente ha già pronto un progetto di ridefinizione complessiva del ciclo dei rifiuti che, in sintesi, prevede: il ritorno del sistema di raccolta in mano pubblica; l’utilizzo di sistemi più funzionali di compostaggio dell’umido; stoccaggio e rivendita di tutto ciò che è differenziabile e riciclabile. Contiamo di raggiungere in un triennio una percentuale di raccolta differenziata paragonabile a quella dei centri calabresi più evoluti ed, entro la fine del mandato, una riduzione progressiva dei costi del servizio, con sensibili effetti sulle tariffe a carico delle famiglie e delle imprese.

Depurazione del centro urbano

La città scarica tuttora tra i calanchi che la circondano. Occorrerà lavorare sodo per garantire il collegamento della rete urbana già collettata all’impianto di Rombolò e mettere in sicurezza la zona industriale.

Affinché la politica ambientale possa essere considerata del tutto soddisfacente su questo punto occorrerà intervenire almeno su altri tre aspetti:

  1. la verifica degli scarichi civili nei pressi del fiume Tacina e il controllo periodico ma costante dello stato di salute di tutti i corsi d’acqua che sfociano sul nostro litorale;

  2. lo studio di fattibilità e l’eventuale sperimentazione di tecniche di depurazione più naturali, meno impattanti e più economiche;

  3. l’introduzione nel regolamento edilizio di norme obbligatorie sulla divisione delle reti di scarico in acque nere ed acque grigie.

Mitigazione del rischio di dissesto idrogeologico

I confronti effettuati con gli esperti del settore hanno rivelato che anche in questo settore si è speso troppo e male.

Il nostro territorio è soggetto al rischio di dissesto lungo i costoni sud e nord del centro urbano, tipicamente coinvolti da eventi franosi e lungo i corsi d’acqua, più volte soggetti a esondazioni nel periodo autunnale e invernale.

LiberaMente intende non solo intervenire sui danni già causati, attraverso l’accesso a fondi dedicati che occorre attivare, ma anche avviare una seria politica di programmazione e prevenzione del rischio, attraverso un’opera di rimboschimento mirata ed il controllo dei letti e degli argini dei corsi d’acqua.

Piano del verde

LiberaMente ha intenzione di collaborare con le istituzioni pubbliche e con le associazioni ambientaliste per adottare su tutto il territorio una pianificazione totale del verde pubblico, che restituisca decoro e vivibilità ai luoghi che frequentiamo.

Lo scopo primario sarà quello di schermare gli effetti di opere a forte impatto estetico e particolare attenzione verrà posta nelle zone turistiche, dove sarà ancora più necessaria una mirata opera di riqualificazione generale che ci permetta di apprezzare appieno i luoghi naturali che tutti ci invidiano.

Mobilità sostenibile

Abbiamo intenzione di affrontare due aspetti essenziali per migliorare la qualità della vita: agevolare e stimolare nei centri abitati l’uso di mezzi ecologici privati alternativi alle automobili; dare ai cittadini la possibilità di muoversi autonomamente nel centro urbano contando su mezzi di trasporto pubblico interamente ecologici. Si tratta di aspetti facilmente finanziabili attraverso i canali europei.

Altri investimenti di politica ambientale

LiberaMente intende avviare un percorso di investimenti che sfrutti la felicissima esposizione degli edifici pubblici esistenti (dalla casa comunale, agli edifici scolastici, fino agli acquedotti) per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Considerati gli alti costi della bolletta energetica, la pianificazione di investimenti mirati per il loro progressivo abbattimento non è più rinviabile.

Parimenti urgente è l’adozione di accorgimenti tecnici per garantire il risparmio o il recupero (con conseguente riciclo a fini pubblici) dell’acqua che sgorga copiosa dagli acquedotti ma che, per tutta la quantità non imbottigliata dai cittadini, finisce per disperdersi nella condotta fognaria.